Le feste vanno onorate e celebrate anche a tavola, ovviamente senza esagerare, tuttavia alcuni eccessi in deroga alla norma capitano con la conseguenza di ritrovarsi una silhouette appesantita, uno sgradevole senso di gonfiore che non è una semplice sensazione, ma un reale aumento del peso per via dei cibi ad alto contenuto calorico assunti durante le festività. Cosa fare, dunque? Rivolgersi a un centro dimagrimento a Roma, città godereccia per eccellenza, o tentare di rientrare a regime con una dieta a basso contenuto calorico? Fermo restando che ogni persona ha problematiche e reazioni diverse, prima di improvvisare una dieta è sempre opportuno consultare l proprio medico curante o un nutrizionista. Tuttavia, alcune regole generali di base e l’assunzione di qualche cibo drenante si possono osservare con cautela per rimediare agli stravizi alimentari concentrati in breve tempo.
Le regole per una “dieta” depurante
La prima regola da seguire per una dieta depurativa non è affatto il digiuno, saltare i pasti o mangiare solo riso o pasta in bianco: nulla di più sbagliato per sovraccaricare e affaticare ulteriormente il fegato. In realtà, una dieta corretta prevede cinque pasti quotidiani: colazione, spuntino a metà mattina, pranzo, merenda pomeridiana e cena secondo le indicazioni della dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa e nutrizionista.
Gli spuntini sono a base di frutta fresca e di stagione, preferibilmente una mela o un mandarino. Oltre al cibo è necessario assumere la giusta quantità di liquidi (circa due litri al giorno, di cui molta acqua), una tisana a base di finocchio due volte al giorno (dopo pranzo e dopo cena) e una moderata attività fisica (3 volte a settimana per 40 minuti).
Un’ipotesi di menù da seguire
La colazione è il pasto più importante della giornata per cominciare con il piede giusto. Una colazione equilibrata si compone di:
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Una tazza di tè verde o di latte di soia con caffè d’orzo;
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Uno yogurt magro;
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Una fetta biscottata con un velo di marmellata o miele.
Una mela a metà mattina o il frutto che si preferisce purché non sia troppo zuccherino (ideali gli agrumi).
Il pranzo non deve essere “punitivo”, ma deve soddisfare il gusto. Per esempio:
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80 gr. di pasta integrale con sugo di pomodoro e basilico;
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2 fettine di petto di pollo al limone;
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1 fetta di pane integrale;
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Insalata mista a volontà condita solo con olio e limone oppure un’insalata di finocchi.
In alternativa alla carne si può optare per un uovo sodo e spinaci cotti al vapore e conditi solo con un filo d’olio e di limone.
La merenda del pomeriggio è nuovamente a base di frutta fresca che si può alternare a una manciata di frutta secca (noci, mandorle, noccioline).
La cena deve essere soddisfacente ma non eccessiva, per cui via libera alle zuppe e ai minestroni di verdure oppure 100 gr. di bresaola o fesa di tacchino con una fetta di pane integrale. La zuppa o la bresaola vanno sempre accompagnati dalle verdure: insalata, carciofi, finocchi.
La giornata si chiude con una tisana depurante che aiuta anche a conciliare il sonno e a rilassare conferendo un generale senso di benessere e confort.