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Amiloide A e mastite bovina

La mastite è considerata una delle principali malattie che colpiscono le mandrie da latte e che provoca una serie di cambiamenti infiammatori locali e sistemici. La sua diagnosi rapida e accurata è fondamentale per ridurre le perdite di produzione e migliorare il benessere degli animali. Un elevato conteggio delle cellule somatiche è una conseguenza dell’infiammazione nella mammella. Inoltre, è importante effettuare la determinazione dell’amiloide A per valutare l’ origine della mastite. Essa si trova in bassa concentrazione negli animali sani, e aumenta da 3 a 100 volte durante la fase acuta dell’infiammazione.

Ci sono prove che dimostrano come l’amiloide A sia un indicatore di infiammazione nelle mucche con mastite, il che comporta un vantaggio in termini di diagnostica in quanto consente di intervenire in maniera tempestiva.

La mastite è definita come un’infiammazione della ghiandola mammaria, che può essere di origine infettiva non contagiosa. La mastite infettiva è causata da microrganismi patogeni che penetrano nella mammella attraverso il canale del capezzolo, superando i meccanismi difensivi e moltiplicandosi nel tessuto mammario.

Questi agenti producono tossine distruttive che danneggiano seriamente l’organo, causando un aumento di permeabilità vascolare, alterando la normale composizione del latte. Le alterazioni nel sangue a livello di enzimi, proteine ​​ e sali generano una modifica nella naturale sintesi di caseina, lattosio e grasso del latte.

La mastite è indicata come la malattia più importante nell’industria casearia e si stima rappresenti il 38% dei costi totali associati a malattie nel bestiame.

Le perdite economiche dovute alla mastite sono associate a:

  • Diminuzione della produzione.
  • Eliminazione del latte per il contenuto di antibiotici.
  • Ammortamento degli animali quando commercializzati.
  • Costi associati a farmaci e servizi veterinari per trattamenti.

Data l’importanza economica di questa malattia, la sua diagnosi rapida e accurata è cruciale per l’ottimizzazione dell’effetto del trattamento, minimizzando i tempi di recupero, riducendo così le perdite di produzione e migliorando anche il benessere degli animali.

Diagnosi della mastite bovina

La diagnosi di mastite si basa principalmente sull’esame clinico della ghiandola mammaria, test di laboratorio come il conteggio delle cellule somatiche e coltivazione di patogeni nel latte, così da poter scegliere un antibiotico adatto per i trattamenti.

Conteggio delle cellule somatiche

Il conteggio delle cellule somatiche viene effettuato con particolare macchinari che sono in grado di stabilirne in maniera molto precisa la quantità. In particolar modo il dispositivo SomaCount FC commercializzato da Bentley Instruments è in grado di restituire dati molto precisi sul conteggio delle cellule somatiche, sfruttando la tecnica della citometria a flusso. Questo macchinario di nuova generazione riesce ad analizzare fino a 300 campioni l’ora ed è per questo molto impiegato nel settore, in quanto costituisce una risorsa precisa e affidabile per determinare il conteggio di cellule somatiche nel latte crudo.

La mastite è dunque il principale fattore che causa un aumento di cellule somatiche nel latte. Quando i microrganismi entrano nella mammella, i meccanismi di difesa della mucca inviano un gran numero di globuli bianchi al latte per combattere gli organismi invasori. Se l’infezione viene infine eliminata, il conteggio delle cellule tornerà alla sua normale concentrazione.

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