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Alla scoperta del cane anziano

 

La vita del cane ha una durata media intorno ai quattordici, sedici anni; molti sono i fattori che la influenzano: la razza, la taglia, il genere di vita, gli eventuali disturbi, ma soprattutto lo stato di salute.

Quando l’animale incomincia ad invecchiare, tende ad avere uno stile di vita maggiormente sedentario, le sue passeggiate si accorciano, mentre aumentano le ore di sonno; i peli incanutiscono, il metabolismo rallenta e possono insorgere alcuni problemi alle articolazioni che ne limitano l’autonomia. Ma, nonostante queste inevitabili conseguenze dell’età avanzata, il cane può condurre una vita lunga e serena, qualora vengano adottate alcune precauzioni, soprattutto legate all’alimentazione.

I fattori che maggiormente condizionano l’invecchiamento del cane sono la taglia e la razza.

È risaputo come gli animali di piccola stazza sono più longevi di quelli grandi: i primi possono vivere più di quindici anni, mentre i secondi al massimo per dodici o tredici anni.

I segnali tipici della vecchiaia compaiono in età differenti: possono esserci alcuni esemplari di grande mole (peso intorno ai trenta chilogrammi) che diventano anziani intorno ai nove anni; mentre un cane di peso superiore può essere considerato vecchio già a sette anni. Analogamente un esemplare di piccole dimensioni mostrerà i primi segnali di maturità soltanto a dodici anni, fino ad arrivare a casi limite (e molto rari) di sopravvivenza fino a vent’anni.

Gestione del cane anziano

Il cane anziano, indipendentemente dalla sua età, mostra alcune manifestazioni caratteristiche, che non vanno sottovalutate per garantirgli la migliore qualità di vita.
Innanzitutto tende ad impigrirsi: il suo metabolismo rallenta e di conseguenza la sua forza fisica è minore, ma questo non dovrebbe condizionare le sue abitudini, anzi un soggetto lasciato inattivo, senza possibilità di compiere passeggiate quotidiane, sicuramente diventerà apatico ed anche il suo fisico ne risentirà.

È quindi fondamentale portare l’anziano spesso a camminare, senza forzarlo, per mantenere allenato il suo corpo e rallentare il processo di invecchiamento, anche perché, con l’avanzare dell’età, diminuisce progressivamente la capacità di controllare le sue funzioni fisiologiche.
L’igiene personale deve essere curata con particolare cura, così come tutti gli aspetti della sua salute: frequenti controlli presso il proprio veterinario di fiducia sono altamente raccomandati.

Alimentazione del cane anziano

In tarda età, il metabolismo subisce un drastico rallentamento, per cui da un lato diminuisce la forza fisica e dall’altro aumenta la tendenza ad ingrassare.
Pertanto l’alimentazione dovrà essere ridotta ma scrupolosamente bilanciata, assicurando tutti i principi nutrizionali indispensabili al suo benessere.

I cibi devono essere facilmente digeribili, assimilabili, e suddivisi in frequenti piccoli pasti, per non affaticare l’apparato digerente, particolarmente vulnerabile, e per facilitare i processi digestivi.
È importante che l’animale introduca un’adeguata quantità di fibre, per aiutare le sue funzioni evacuatorie.
La tipologia degli alimenti deve anche tenere in considerazione la ridotta funzionalità dell’apparato renale: a tal proposito sono consigliabili cibi a basso contenuto di fosforo e con un bilanciato apporto proteico.

Per potenziare le difese immunitarie è raccomandabile utilizzare degli integratori a base di vitamina E.
Sono disponibili moltissimi prodotti da unire al cibo per svariati disturbi legati all’età del cane: soltanto il veterinario potrà consigliarne l’uso.

Infine un aspetto di fondamentale importanza è quello dell’idratazione: anche se nel cane anziano diminuisce lo stimolo della sete è indispensabile farlo bere adeguatamente per impedire che si disidrati.

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